Edmund Husserl |
Questo passo di Edmund Husserl è tratto dall'opera La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale (1936), in cui l'autore fornisce un resoconto storico e causale della coscienza umana, mostrando l'inevitabile necessità di un riorientamento trascendentale-fenomenologico della filosofia.
Nel frangente drammatico dell’Europa degli anni ’30, infatti, la fenomenologia trascendentale diviene «una sorta di credo salvifico, che tende a perdere i propri appigli con la realtà e a dissolversi negli orizzonti dell’utopia».
Phenomenology |
Questa dichiarazione di Husserl relativa alla stanchezza europea, vista come il maggior pericolo, sembra richiamare la situazione attuale, in cui l'Europa si trova piegata da un virus quasi invicibile.
Proprio a causa del fatto che non sia ancora stato scoperto un vaccino o un rimedio stabile a questa pandemia che dilaga ogni giorno, le persone iniziano a essere stanche, stanche di stare in casa, stanche di non vivere come prima, stanche di non poter lavorare o di non avere tregua, nel caso di medici, infermieri e tutti coloro che sono in prima linea in questa battaglia. La speranza che vada tutto bene non è ancora svanita e non svanirà finché le persone si impegneranno a rispettare le dovute misure e regole disposte dal governo. Forse proprio "dalla cenere della grande stanchezza, rinascerà la fenice di una nuova interiorità di vita e di una nuova spiritualità" , ma anche di un nuovo corso, di una nuova vita che ciascuno dovrà affrontare, più consapevole delle situazioni passate e più attento alle conseguenze delle proprie azioni. Insomma, un futuro diverso, magari più bello, ma sicuramente nuovo.
Fonte:
https://www.phenomenologylab.eu/index.php/2014/03/husserl-crisi-scienze-europee-giovanni-piana/
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